Ormai lo sapete: Pirates è il format firmato Divergens che riunisce innovatori, startupper e visionari per una serata all’insegna di tecnologia, sfide e creatività. L’obbiettivo di questi appuntamenti è chiaro, mettere al centro chi non teme di solcare acque inesplorate, seguendo il vento del cambiamento. I protagonisti sono gli stessi startupper, che hanno condiviso storie di coraggio, ribellione e innovazione, mostrando come, proprio come i pirati, siano pronti a rompere gli schemi e creare nuovi modelli di business.
"uno startupper non è molto diverso da un pirata: è ribelle, divergente, e pronto a sovvertire il sistema dall’interno". E così, tra storie di impresa e tavole rotonde, vogliamo far emergere una mappa del tesoro ricca di esperienze e insegnamenti.
Claudia Casanova, co-founder & CEO di Yome e Yuna, ha iniziato la sua carriera lavorando per grandi multinazionali, ma il desiderio di creare qualcosa di proprio non ha tardato a emergere. Questo slancio ha preso forma durante il lockdown, quando insieme alle sue socie ha iniziato a offrire corsi gratuiti di yoga online. La risposta del pubblico è stata immediata: la community è cresciuta rapidamente, portando alla nascita di Yome, una piattaforma dedicata al benessere. La chiave del loro successo? La connessione diretta con la community, che ha permesso loro di costruire un rapporto di fiducia e fedeltà con i loro utenti. “Abbiamo trasformato una necessità di mercato in un’opportunità, reinvestendo i primi guadagni per crescere senza bisogno di grandi investimenti iniziali” ha spiegato Claudia.
Con una lunga esperienza nel mondo della moda, Tomoka Asai, founder del suo marchio omonimo, ha sempre avuto il sogno di creare un suo brand. Dopo anni trascorsi a lavorare per importanti marchi a Parigi e Milano, ha deciso di lanciarsi nell’impresa, fondando Tomoka Asai, un marchio che si ispira alla tradizione del kimono giapponese. "Non è facile, e sono ancora all'inizio", ha confessato Tomoka, "ma è un rischio che ho deciso di correre per inseguire il mio sogno". Il suo obiettivo è portare un pezzo di Giappone nel mondo, attraverso capi artigianali e su misura che raccontano una cultura antica e raffinata.
Edoardo Fariello, Product Manager di Syrto, con una laurea magistrale in innovazione e startup, ha sempre avuto la passione per la tecnologia e il desiderio di creare un impatto concreto sulla società. Nonostante i primi due anni siano stati tortuosi e completamente autofinanziati, il suo progetto nel campo del machine learning sta prendendo forma. “L’intelligenza artificiale non è solo tecnologia generativa”, ha spiegato Edoardo, “noi vogliamo creare strumenti che non si limitano a dare risposte, ma che aiutino a fare le giuste domande. L’obiettivo non è sostituire l’essere umano, ma interagire con lui per creare valore”.
Francesca Prete, CEO e co-founder di YBAB, ci ha raccontato come l’idea alla base della sua startup sia nata dalla sua esperienza personale nel settore della Diversity e Inclusion. Il suo progetto risponde al bisogno di offrire soluzioni personalizzate per ogni dipendente, in base alle diverse fasi della vita. “Tutti siamo diversi e affrontiamo momenti differenti della nostra esistenza”, ha spiegato Francesca, “e questo richiede un approccio su misura. Vogliamo offrire percorsi one-to-one che rispondano alle esigenze individuali, perché il benessere di una persona si riflette nel successo dell’azienda”.
Infine, Julia Zheng, Founder di ALOE, ha condiviso la sua storia personale, un percorso non lineare che inizia con l’arrivo dei suoi genitori in Italia senza conoscere la lingua o la cultura locale. “Mi hanno trasmesso l’importanza dell’istruzione, perché volevano che avessi accesso a strumenti che loro non hanno mai avuto”, ha raccontato Julia. Grazie a questi insegnamenti e alla sua propensione al rischio, Julia ha fondato ALOE, un progetto innovativo nel settore della mobilità sostenibile. “Non ho paura di partire da zero”, ha aggiunto, “perché è stato proprio dal nulla che ho costruito la mia strada”.
Pirates ci ha lasciato come sempre coinvolti e ispirati, ogni speaker ha saputo condividere non solo il successo delle proprie startup, ma anche le difficoltà e le sfide affrontate lungo il percorso. Un’opportunità concreta per tracciare nuove rotte e immaginare il futuro dell’innovazione in Italia e nel mondo.