Cosa c’entrano la creatività e il potere? Perché unire due argomenti così opposti?
Se non sapete rispondere a queste due domande il motivo può essere solo uno: vi siete persi il nostro primo evento a Roma all’interno della Rome Future Week. Ma non preoccupatevi ora siete nel posto giusto e tramite questo articolo, potrete provare a recuperare, ma mi raccomando la prossima volta non fatevi trovare impreparati, che figure!
Partiamo dalle presentazioni perché quando abbiamo deciso di portare il nostro format HYPE a Roma abbiamo anche deciso di andare a colpo sicuro invitando sul nostro primo palco due speaker che sapevamo non ci avrebbero delusi e che, non solo non l’hanno fatto ma assieme hanno creato un connubio unico. Jessica Sagratella è una mente creativa, freelance copywriter ha scritto e tutt’ora scrive per realtà importanti ma dà il meglio di sé nel suo progetto editoriale su Instagram CercasiPuntoC. Antonio Losito è autore radio e tv da più di vent’anni e ha collezionato esperienze nei dietro le quinte dei programmi tv e nelle serie che più ci hanno fatto ridere. In particolare, però il podcast di cui è autore e ideatore è il progetto per il quale ha iniziato ad approfondire il mondo del potere e in particolare della tirannia assieme a tutte le stranezze che lo popolano, infatti con Tyranny, attualmente il secondo miglior podcast italiano nella categoria Comedy, ha aperto il vaso di Pandora e ha iniziato a raccontaci con ironia e sarcasmo le storie e gli episodi più assurde che negli anni hanno caratterizzato le tirannie del mondo.
Ma quindi? Qual è il collegamento fra il potere e la creatività?
Antonio e Jessica ce lo spiegano procedendo per esempi: partendo dalle storie bizzarre delle gaffe e delle decisioni prese dai tiranni riusciamo, grazie a loro due, a comprendere come spesso dietro ad un tiranno c’è necessariamente una mente creativa, qualcuno che pensa fuori dagli schemi e che pur sfociando nell’illegalità trova modi creativi di gestire il proprio potere. Il concetto è complesso da spiegare ma vi assicuro che se vi riporto qualche esempio trattato in serata capirete meglio, fidatevi.
Nel 1987 Mu'ammar Gheddafi scopre che durante la guerra Italo-Turca alcuni Libici sono stati portati sulle isole Tremiti e quindi, con uno slancio creativo tipico della sua personalità si spinge a dire che le isole appartengono al suo popolo, iniziando quindi un procedimento burocratico per annetterle alla Libia. Il sindaco delle Tremiti, venendo a conoscenza della notizia è a sua volta entusiasta dell’attenzione rivolta alle isole da parte del tiranno. Parte, di conseguenza, un vero e proprio iter, durante il quale il sindaco incontrerà anche Gheddafi, parlando poi di lui come “una persona equilibrata”. La storia si conclude poi con la morte del tiranno, non prima che facesse però partire una campagna di test del DNA agli abitanti delle isole Tremiti, per dimostrare appunto la sua ipotesi, peccato però che i risultati furono tutt’altro che positivi.
Anche Jessica nella sua carriera come copywriter ha notato come il potere di alcuni superiori, esercitato su di lei e sul suo lavoro, ha provocato in lei uno slancio creativo non indifferente: i “superiori” che avevano rifiutato le diverse rielaborazioni del suo lavoro spesso con motivazioni futili, essendo poco avvezzi del mondo digital, hanno ceduto nel momento in cui Jessica ha motivato le scelte del suo lavoro in base alla SEO senza, a quel punto, lasciare più spazio alle critiche poco costruttive.
“Mettere in campo la propria creatività senza remore vuol dire scegliere di esercitare il potere sul corso delle cose” ci spiega Jessica “un tentativo di piegarle, modellarle, arricchirle o ridimensionarle secondo una visione alternativa: la propria.”
La creatività si lega al potere quindi non solo nel modo in cui esso viene esercitato ma anche come risposta alle limitazioni che il potere, in quanto tale, impone.
In conclusione, creatività e potere, per quanto opposti, si intrecciano spesso in modi inaspettati. Questo legame ci dimostra che la creatività può essere sia un’arma che una risposta, trasformando i limiti in opportunità di espressione e innovazione.