MUSICA, MODA E ARTE: RIDEFINIRE IL RAPPORTO CON IL DENARO.

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Ognuno di noi ha dentro di sé una serie di convinzioni legate al denaro, alla finanza e alla gestione dei soldi. Quando ci si confronta su questi temi, emergono spesso storie affascinanti e inaspettate. Nel corso degli anni però le donne hanno rappresentato una parte di questo discorso in qualche modo "misteriosa": culturalmente sono state meno propense a parlare apertamente di finanza, sia per una mancanza di spazi adeguati, sia per il peso di stereotipi e tabù che le circondano.

Disruption Is Female nasce proprio per offrire un luogo in cui le donne possano sentirsi libere di discutere di denaro e finanza, con un approccio informale e senza pregiudizi. In particolare, il terzo appuntamento si è concentrato sul tema della creatività, con protagoniste donne impegnate nei settori della musica, della moda e dell’arte. Attraverso le loro storie abbiamo infatti scoperto come sia possibile unire la passione artistica alla gestione consapevole del denaro.

La prima donna a salire sul palco è Enrica Ciccarelli Mormone, pianista e presidente della Fondazione La Società dei Concerti di Milano. La sua missione è quella di valorizzare e diffondere la cultura della musica classica. Nata in Valtellina, Enrica ha iniziato il suo percorso in una famiglia di non musicisti, ma che l’ha sempre sostenuta nel suo cammino artistico. Sua madre, una delle prime donne diplomate in ragioneria nel 1952, fu rifiutata per un posto in banca non per mancanza di competenze, ma a causa del suo genere. Questo episodio ha segnato profondamente Enrica, che ancora oggi anche con il suo lavoro riflette sull'importanza di superare tali ostacoli.

Dopo la morte del marito, fondatore della Società dei Concerti e grande talent scout, Enrica ha raccolto la sfida di prendere il suo posto alla guida della fondazione. Sebbene inizialmente fosse difficile, anche a causa del taglio dei fondi da parte del Ministero della Cultura, Enrica ha dimostrato di essere all’altezza del compito, grazie alla sua determinazione e all’aiuto di un team casualmente quasi tutto al femminile.

"Da artista, all'inizio ho faticato ad avvicinarmi al tema del denaro," racconta Enrica. "La musica è totalizzante e lascia poco spazio per occuparsi di numeri e finanza. Tuttavia, nel settore culturale è essenziale non solo trovare fondi, ma farlo in modo creativo, perché spesso offriamo un prodotto a un pubblico che non è abituato a fruirlo."

Quando è diventata presidente della fondazione, Enrica ha rispolverato le sue conoscenze di ragioneria e ha imparato a gestire il denaro in modo responsabile. "Ora non sono più responsabile solo del mio denaro, ma anche di quello della fondazione, che serve a sostenere e far crescere nuovi progetti." spiega. "Inoltre, con la fondazione cerchiamo di formare i musicisti non solo artisticamente, ma anche finanziariamente, insegnando loro a non suonare mai gratis e a gestire con cura il proprio futuro artistico ed economico."

La seconda speaker è Alessandra Guffanti, imprenditrice e business developer del Guffanti Concept Showroom, una realtà che opera nel settore della moda e del design. L’azienda ha sede in Italia, con sei filiali, ma lavora anche in mercati internazionali come la Russia, l’Asia e il Medio Oriente. Il modello di business della Guffanti si basa sulla distribuzione esclusiva, creando un legame solido tra il marchio e i negozi multimarca. "Non si tratta solo di vendere, ma di costruire una relazione." sottolinea Alessandra.

Il settore della moda ha subito molti cambiamenti negli ultimi anni, con numerose aziende che non sono riuscite a sopravvivere alla concorrenza o che hanno fatto scelte finanziarie sbagliate. "La finanza che spinge troppo uccide." avverte Alessandra, riferendosi a marchi che si espandono senza un piano solido e rischiano di crollare.

All’interno dell’azienda, la gestione finanziaria è nelle mani del fondatore, che si occupa dei rapporti con le banche e delle politiche finanziarie. Alessandra, pur non gestendo direttamente questa parte, ha capito l’importanza di restare aggiornata su tutte le questioni economiche per prendere decisioni informate. "Ho coinvolto un professionista per rileggere i dati societari, così da comprendere meglio le scelte finanziarie della mia azienda." racconta.

Anche nella sua gestione finanziaria personale, Alessandra ha adottato un approccio ponderato. "Gli investimenti a medio termine sono quelli che preferisco, specialmente in settori che conosco bene, come il mondo del vino e le startup nel fashion tech." spiega.

La terza speaker della serata è Valentina Kovalishina, conosciuta come Valentinaki, un’artista multimediale di origine lettone. Fondatrice di The Baltic Vibe, un progetto no-profit che promuove l’arte e la cultura dei Paesi Baltici, Valentina ha raccontato come la sua esperienza di vita all'estero l’abbia spinta a voler creare una comunità forte e riconoscibile per gli artisti baltici.

Il suo progetto è iniziato quasi per necessità, quando si rese conto che durante eventi importanti come il Salone del Mobile a Milano mancava una rappresentazione significativa dei designer baltici. "Le persone che partecipavano ai miei eventi erano mosse dalla curiosità di conoscere la cultura dei Paesi Baltici." racconta Valentina.

Per Valentina, il denaro è un mezzo, non un obiettivo finale. "Il denaro è uno strumento che ti permette di realizzare le tue idee. Circola come energia." afferma. Nel mondo dell’arte, gli investimenti non garantiscono sempre un ritorno, ma dipendono da variabili come il talento, la costanza e la fortuna.

Uno dei suoi progetti più ambiziosi è stata la ricostruzione digitale di una chiesa gotica lettone, distrutta durante la Seconda guerra mondiale. "Il vero problema erano i costi," spiega Valentina, "ma ho imparato che con la giusta rete di contatti e una comunità coesa è possibile superare queste sfide."

Valentina ha imparato a gestire le sue risorse in modo consapevole, accettando che il mondo dell’arte segue cicli di alti e bassi, sia in termini di lavoro che di ricavi. "Vengo da una cultura sovietica, dove il mondo degli investimenti sembrava fantascienza, ma oggi ho capito che anche io posso farne parte, imparando a diversificare i miei investimenti."

Le storie di queste tre donne mostrano come sia possibile coniugare creatività e gestione finanziaria in modo efficace e consapevole. In un contesto culturale che ha spesso escluso le donne dal discorso sul denaro, queste donne hanno saputo trovare il proprio spazio, superando tabù e pregiudizi. Il loro approccio unico e personale dimostra che il denaro può diventare uno strumento per esprimere liberamente la propria creatività e per costruire un futuro sostenibile e appagante.

Valentina Gorlero
Valentina Gorlero

Contributor, Divergens

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