RIVOLUZIONE BALADIN: LA STORIA DI TEO MUSSO E LA SUA LUCIDA FOLLIA.

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Abbiamo dato il via al progetto Feed Your Head con una visita guidata al birrificio Baladin, culminata con un pranzo nel loro splendido garden e un incontro privato con il fondatore  Teo Musso. Questa giornata non è stata solo un viaggio nel mondo della birra artigianale, ma anche un’immersione nella visione di un ribelle che ha rivoluzionato il panorama della birra artigianale italiano.

La storia di Baladin è intrinsecamente legata a quella di Teo Musso, un uomo che ha saputo trasformare la sua lucida follia in un progetto imprenditoriale di successo. “Io faccio parte della categoria degli irrequieti”, ci ha detto Teo. La sua irrequietezza lo ha portato a seguire ciò che sentiva vibrare dentro di sé, sfidando le convenzioni e creando una cultura gastronomica unica.

Teo, nato e cresciuto a Piozzo in una famiglia di contadini, ha sviluppato una passione per la birra anche come atto di ribellione contro le aspettative della sua terra, nota per il vino. Un viaggio a Montecarlo per visitare uno zio pasticcere gli ha aperto gli occhi sui mille sapori che la birra può offrire, accendendo una scintilla che non si è mai più spenta.

Il cuore pulsante di Baladin è la convivialità. Situato in una cascina storica piemontese del 1700, che un tempo fungeva da luogo di rifornimento e cambio cavalli, il birrificio offre un ambiente accogliente dove la gastronomia di alta qualità incontra la birra artigianale. Durante la nostra visita, abbiamo gustato un delizioso pranzo nel garden, un’area verde che ospita spesso eventi gratuiti come cinema all’aperto e concerti, rafforzando il senso di comunità.

Le Baladin è nato nel 1986, quando Teo ha deciso di aprire una trattoria e birreria a Piozzo, ispirandosi ai pub belgi dove la produzione di birra avviene in loco. “Le Baladin”, che significa “carta storia”, riflette la visione di Teo di raccontare storie attraverso le sue birre. Nonostante le difficoltà iniziali, come la mancanza di leggi per la birra artigianale, Teo ha perseverato, installando un impianto di produzione nel garage della proprietaria del cortile interno del birrificio e offerto assaggi per educare i visitatori alla cultura birraria.

Teo ha voluto dare alla birra un nuovo prestigio, proponendola in bottiglie champagnotte con tappi di sughero e ceralacca. Ha portato le sue birre nei ristoranti prima che nei pub, cercando di dimostrare che potevano essere un’alternativa valida al vino. La sua innovazione non si è fermata qui: ha creato un bicchiere da degustazione a forma di tulipano, oggi utilizzato a livello internazionale.

La necessità di espandersi ha portato Teo a spostare parte della produzione in un ex pollaio e successivamente in un capannone a Farigliano. Nel 2016, Baladin è tornato completamente a Piozzo, recuperando un vecchio cementificio per creare il terzo birrificio, quello che abbiamo visitato e che unisce produzione e somministrazione.

Dal 2012, Baladin è diventato un birrificio agricolo, assumendosi la responsabilità dell’intero ciclo di produzione delle birre, utilizzando esclusivamente materie prime italiane. La coltivazione del luppolo in Piemonte, a Piozzo e Busca, e l’utilizzo di tecniche artigianali rendono ogni birra unica.

Il nostro incontro con Teo Musso ci ha mostrato come Baladin non sia solo un birrificio, ma un esempio di come la passione e la ribellione possano creare qualcosa di straordinario. Vi invitiamo a visitare Baladin, a partecipare agli eventi nel loro garden e a scoprire le storie racchiuse in ogni bottiglia di birra. Unitevi a noi in questi viaggi ricchi di scoperte per nutrire la mente e lasciatevi ispirare dalla visione di Teo. Cosa aspettate? Il cambiamento è a portata di mano.

Valentina Gorlero
Valentina Gorlero

Contributor, Divergens

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