Ci sono momenti in cui le parole non bastano più, e serve qualcosa che scuota. Non una conferenza, non un panel, ma un’esperienza che accenda, che metta in circolo idee, relazioni e possibilità.
Call To Action è esattamente questo: un invito a partecipare, ad ascoltare con intenzione, a trasformare la riflessione in gesto, la consapevolezza in responsabilità.
In questo nuovo appuntamento, abbiamo scelto di raccontare la sostenibilità non come un ideale lontano, ma come qualcosa che si costruisce giorno dopo giorno, attraverso scelte concrete, spesso imperfette ma coraggiose. Lo abbiamo fatto dando voce a chi, in modi diversi, sta già tracciando nuove direzioni. Percorsi distinti, ma una visione condivisa: quella di un futuro che si scrive nel presente.
Alberto Fraticelli ha aperto la serata raccontando l’esperienza di TreCuori, un sistema che rivoluziona il concetto di welfare aziendale. Non più un semplice “benefit” interno, ma uno strumento per attivare relazioni virtuose tra lavoratori, imprese e comunità. Attraverso una piattaforma che permette di utilizzare il credito welfare per sostenere attività locali, TreCuori genera impatto reale sui territori. La sostenibilità, qui, passa attraverso l’economia circolare, la prossimità, il valore condiviso.
Anna Acquistapace ci ha poi parlato di Nidi Fioriti, un progetto che promuove un’alleanza strutturata tra famiglie, servizi educativi e comunità. Un “villaggio” educativo che nasce dall’ascolto e si alimenta con formazione, laboratori e pratiche pedagogiche innovative. L’obiettivo è creare ambienti inclusivi, stimolanti, partecipati, in cui i bambini e le bambine possano crescere sentendosi al centro. A completare questa visione c’è l’omonimo Festival, uno spazio ricco di incontri, letture, conferenze e attività. Un’occasione concreta per stimolare conversazioni nuove sulla genitorialità e sull’infanzia, senza filtri né giudizi. Un modo per rimettere la cura al centro del discorso pubblico.
Infine, con Erika Di Rocco e il suo brand Bianca&Noè, abbiamo esplorato il mondo della moda sostenibile con uno sguardo lucido, concreto e profondamente coerente. Erika non rincorre tendenze, ma porta avanti una visione che mette in dialogo estetica, etica e consapevolezza. Ogni capo nasce da una filiera trasparente, da materiali scelti con cura e da processi produttivi rispettosi, in cui il valore del tempo e delle mani si riflette in ogni dettaglio. Vestire, in questa prospettiva, non è mai un gesto neutro: è un atto coraggioso, una presa di posizione. Significa decidere di stare nel mondo con rispetto, responsabilità e bellezza.
Call To Action è stato, come sempre, uno spazio denso e vivo. Abbiamo respirato futuro, sì, ma un futuro che passa per le azioni del presente. Ogni intervento ha lasciato una traccia, un punto di vista in più, una domanda da portarci a casa. Perché non si è trattato solo di ascoltare: si è trattato di raccogliere un testimone. Di sentirsi parte. E poi, passare all’azione.
E l’azione, stavolta, ha preso la forma semplice e potente di uno Swap Party. In collaborazione con Federica Celeste, abbiamo chiuso il cerchio – o forse lo abbiamo appena aperto – con uno scambio vero. Niente acquisti, niente etichette. Solo oggetti, storie e possibilità che si muovono tra mani sconosciute. Abiti, libri, piccoli oggetti che hanno avuto un prima e ora trovano un dopo. E nella leggerezza di un gesto così semplice, si è innescato un pensiero profondo.
In un tempo che ci spinge a correre, a consumare, a dimenticare, a volte non serve un evento, ma una svolta. Un’occasione per fermarsi, cambiare prospettiva, riscoprire che la sostenibilità non riguarda solo le soluzioni tecnologiche, ma i desideri. Le scelte. I gesti quotidiani.
Non serve essere perfetti. Serve esserci, con intenzione.
E tu, sei pronto a rispondere alla chiamata?
Partecipa. Ascolta. Scambia.